martedì 8 marzo 2016

L’altra faccia del mandato del Sindaco Comincini. Un esperienza tutt’ altro che positiva.

Ecco le mie considerazioni al riguardo dell’ ampia intervista concessa dal Sindaco alla Redazione di “Voce Amica”  che sottolinea come l'esperienza amministrativa di Comincini  nell'insieme sia tutt'altro che positiva. 

Rispondo tenendo la traccia  delle domande poste al Sindaco  riequilibrando la medaglia di cui Comincini tende sempre a farne vedere solo la parte che a lui comoda.

Sull’ Unione dei Comuni, inizia la prima mezza verità. Nel passaggio in consiglio comunale c’erano state assicurazioni che l’operazione Unione dei Comuni sarebbe stata a costo zero. Si scopre poi che l’operazione costa inizialmente 200.000 euro , spesa confermata nell’intervista del Sindaco.  
   
In tema urbanistico e di territorio è presente una delle note  più dolenti del Sindaco.
Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est . Il tanto sbandierato conferimento è determinato dalle cave in funzione   e dismesse oltre che ai  terreni privati. Le cave non possono essere certo utilizzate mentre giuridicamente fanno testo i PGT e non il Plis e quindi i proprietari dei terreni potrebbero contestarne il conferimento con le relative limitazioni.

Ma l’abominio è tale che   Comincini e Marchetti vogliono cedere un territorio pregiato come il Parco degli Aironi per l’ampliamente del Centro Commerciale Carosello. Ampliamento che vedrebbe aumentare il traffico, rovinerebbe l’eco sistema del Parco  e danneggerebbe il commercio locale.
Di fronte a questa oscenità unica nel suo genere  ( mesa in atto proprio da chi ha preso il potere denunciando la cementificazione del territorio),   il consiglio comunale di Cologno Monzese, all’unanimità con il Sindaco   Angelo Rocchi ha detto No allo scempio voluto dall’Amministrazione Comincini vietando la mercificazione del parco cernuschese e ristabilendo i confini del PGT comprensivi del  Parco degli Aironi nella sua interezza.

Rimane l’amarezza per il tradimento della difesa del  verde da parte di Vivere Cernusco e l’operazione dannosa che Comincini ha tentato sino all’ultimo  di fare alla propria città in accordo con il collega del PD Gravina Sindaco   di Carugate.

PRG-PGT Per quanto riguarda il PGT ossia le scelte di pianificazione generale del territorio  l’Amministrazione  avrebbe potuto scegliere  a suo tempo di non confermare le espansioni del PRG precedente nonostante il Sindaco continui a proclamare che le costruzioni sono solo eredità del passato . Non lo ha fatto (confermando quindi le scelte di chi lo ha preceduto)  perchè : 1) le previsioni del PRG  del Sindaco Paolo Frigerio erano in linea con lo sviluppo della città e confermavano il fabbisogno abitativo cernuschese  bloccato allora da 16 anni!  Il fabbisogno abitativo  era stato a suo tempo  peraltro  calcolato da un ente di programmazione sovracomunale indipendente e a quanto si vede appare corretto  2)  Gli ha permesso di incamerare nuovi oneri di urbanizzazione per sviluppare le opere necessarie alla crescita della città 3) gli ha permesso di incamerare a proprietà pubblica milioni di metri quadri di verde pubblico che veniva ceduto in cambio di modesti cambi di volumetria.

Comincini affermando  invece di aver avuto paura dei ricorsi sul suo PGT     viene confutato nei fatti  in quanto delle riduzioni  sono state fatte in alcune  zone e quindi  se lo avesse veramente voluto le riduzioni le  avrebbe potute fare ovunque .
Uno dei motivi per cui non lo ha fatto è sicuramente quello di incamera nuovi oneri di urbanizzazione .
Mi spiace purtroppo ancora rilevare  la sua strumentale parzialità che tende   a demonizzare ideologicamente   le scelte degli altri,  restando   sempre  pronto a fare  propri i benefici economici, oneri e terreni, che   quelle scelte hanno portato. 


Ma il  fatto ancor più grave è che il  Sindaco grazie alla sua inadeguatezza gestionale e alla povertà decisionale    ha di fatto bloccato e gettato alle ortiche il “tesoretto” che   si era  trovato in cassa grazie alle scelte urbanistiche  fatte da Cassamagnaghi e Frigerio in quanto non ha saputo spendere nei primi anni della sua Amministrazione dal 2007 i relativi  oneri di urbanizzazione. 
Le mancate scelte di Comincini e della sua maggioranza è costata al contribuente cernuschese  circa 25 milioni di euro di oneri incassati e non spesi (e ora congelati dallo stato centrale con la legge di stabilità che permettere di spendere solo i soldi incassati nell’anno solare e non quelli precedenti).

Ecco perché quando   dichiara che il patto di stabilità sta bloccando soldi nostri    dovrebbe essere altrettanto corretto   a raccontare da quali  scelte derivino  quei soldi e perché non sono stati utilizzati quando sono stati incassati   negli anni in cui potevano e dovevano  essere impegnati. 


Inoltre le tanto vituperate nuove case di edilizia privata derivanti dalle scelte delle amministrazioni  Frigerio e Cassamagnaghi sono le  belle e pregiate  abitazioni  che   hanno permesso a parecchie nuove  famiglie di arrivare a Cernusco sul Naviglio contribuendo all’economia della città e  alla sua crescita culturale. Possiamo poi anche ben dire che  tali  abitazioni non fossero poi  cosi tanto invise   al Sindaco dato che lui   stesso  ne ha scelta una come abitazione familiare.


Diciamo che un bilancio di  mandato di 10 anni si fa oltre che sul fatto  anche sul non fatto o sul fatto male.
E qui l’amministrazione Comincini  brilla per  le non soluzioni e  relativi mancati benefici per la città.
In 10 anni nessun cambiamento nel rudere dell’ Albergo Melghera  in zona Molinetto e nell’area dismessa Garzanti di via Mazzini che invece potrebbero   diventare gradi  occasioni di riqualificazioni delle aree   e che invece sono    li ferme con la loro nocività.  
Le soluzioni ci sono ma devono avere un interlocutore amministrativo pronto a valutare soluzioni a 360 gradi senza le preclusioni ideologiche di Comincini.
Il centro sportivo di via Boccaccio sottosviluppato e utilizzato grida vendetta  a fronte di un centro sportivo di via Buonarroti in piena overdose di utilizzo.
In campo scolastico non possiamo consolarci con la piccola scuola e relativa piccolissima  palestra programmata in zona Boccaccio in quanto  Comincini ha perso l’occasione per fare una vera e grande scuola in piena espansione edilizia che poteva essere integrata da quella di Piazza Unità d’Italia che abbattuta avrebbe creato un polmone verde in centro con il recupero del giardino di Villa Greppi. 
Anche il mancato trasporto della Biblioteca in Filanda con relativo utilizzo della struttura di via Cavour alle associazioni presenti in via Pietro da Cernusco rimane un occasione perduta di rilancio di un vero centro culturale in una struttura pregiata com’è la Filanda.
Qui dobbiamo dare atto che, sia sulla scuola come sulla Filanda, Vivere Cernusco ha lottato all’interno della maggioranza    ma è dovuta soccombere all’assenza di idee del PD di Comincini.
Diciamo una doppia sconfitta.

Villa Alari poteva già essere ristrutturata grazie all’ intervento della proprietà Garzanti se si fosse aperta la trattativa. Ma si sa che per questa Amministrazione  riqualificare un area dismessa e nociva non è una priorità, come lui sottolinea nel finale della sua intervista,  come non è una priorità ridare a Cernusco la Villa Alari ristrutturata nella sua interezza.

Ci sono poi le occasioni mancate tra cui spicca la partenza da Cernusco della Facoltà di Scienze Motorie che era già presente nel centro sportivo di via Buonarroti partenza arrivata per manifesta incapacità nel definire i perimetri e le strutture necessarie affinché la Facoltà avesse messo definitivamente la propria sede e mantenuto le proprie attività didattiche in Cernusco sul Naviglio.
 Di conseguenza abbiamo perso prestigio, vitalità e professionalità  , mancati  affitti   e   introiti commerciali per un movimento di  circa  un migliaio tra  studenti e corpo docente. Insomma una pura follia!!

Dall’altra parte Comincini invece è stato bravissimo a mettere il cappello su opere ereditate dalle precedenti amministrazioni  o per i reperimento delle risorse o addirittura per il rifacimento della  struttura, a partire dalla piazza di Ronco fino al Filanda passando per il contratto di quartiere con il rifacimento del l’ex Cariplo o per le case di via Pietro da Cernusco.  Ai nuovi arrivati pare che tutto sia opera sua. Tutt’altro che vero. Infatti c’è  da   sottolineare la mancanza di stile da parte di Comincini nel non volere sottolineare il contributo dei precedenti Sindaci per i vari interventi nelle opere citate e mai invitati a tagliare i nastri delle inaugurazioni delle  opere che senza il loro contributo non sarebbero mai state possibili.

La  nuova  gestione dei rifiuti con la CEM  è tutta li a dimostrare già in questi primi mesi l’incapacità del PD nella gestione della Cernusco verde. Fare un gol dopo averne presi 10 è per ora solo una magra consolazione.
Insomma Cernusco è una bella cittadina  soprattutto  grazie alla struttura che le precedenti  amministrazioni a quella attuale    hanno creato.
Purtroppo in questi 10 anni si sono perse parecchie occasioni per fare di Cernusco una vera città dentro l’area metropolitana.
Se da una parte il Sindaco  si è speso in questi 2 mandati con fatica  e dedizione fino ad occupare cariche su cariche, dall’altro  non  ha saputo  dare le risposte migliori per la crescita di Cernusco .
Ecco perché il voto finale di questi due mandati è 5 e non ammette esami di riparazione per questa maggioranza.

Claudio Gargantini
Consigliere comunale Persona e Città


1 commento:

Antonino Trunfio ha detto...

leggere del fallimento o dei tanti mancati successi di un sindaco, non mi stupisce affatto. Chiunque vada al governo di una città, di una regione, di una nazione ha un orizzonte temporale che arriva alla data delle successive elezioni, e basa la propria azione sui soldi pubblici (bottino dell'estorsione fiscale) da spendere per assicurare il consenso a se stessi e alla propria banda organizzata contro quelle rivali.
Quindi chiunque sostituisca il collettivista kattokomunista comincini, sarà un altro parassita di pari grado. O si cambia il quadro dell'orizzonte temporale e si sottrae la disponibilità della spesa pubblica e della tassazione dalle mani della politica, o lo sfacelo e il baratro sono assicurati.

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