mercoledì 28 maggio 2014

La mia prima selfview . Gargantini intervista Gargantini

Ho pensato di intervistare me stesso. 
Diciamo una selfview.
La prima di una serie.


Consigliere Gargantini, ultimamente era un po’ sparito, ora è tornato a farsi sentire anche in aula, ma che fine aveva fatto?








Sparire non si sparisce mai, ciò che si potrebbe  aver percepito è  la mia differente presenza mediatica che rischia di contagiare la percezione della mia presenza. Oggi i media e i social spostano la percezione ma non la presenza reale dei consiglieri.

Sono sempre stato sul pezzo. Ricordo tra gli altri,  gli ultimi miei interventi sulla questione mensa, l'organizzazione della macchina comunale, la questione Isee e la tematica delle piste ciclabili. 
Tutte tematiche di interesse pubblico con risvolti importanti sul vita concreta della nostra gente.
Se a questo aggiungiamo la mia completa disponibilità sul territorio ad ascoltare le esigenze dei cittadini non mi sembra proprio di essere sparito, anzi.




Si sente solo visto che è l’unico rappresentante in consiglio comunale di Persona e Città? 

Beh, in questo caso tutti i consiglieri di opposizione sono soli  a rappresentare il proprio gruppo, compresi alcuni di maggioranza.
Mariani per Vivere Cernusco, Radaelli per Sinistra e Libertà,  Aimi per il 5 stelle, Mandelli per la Lega e  la stessa Forza Italia, prima PdL è palesemente slegata dove ognuno fa per sé, voti compresi.
Il problema non è essere soli ma sentirsi soli e in questo io ho il sostegno dei 958 voti presi e la capacità di ascoltare tutti senza chiedere a nessuno di fare la tessera di Persona e Città.


E con gli altri colleghi di minoranza? Mi pare che anche lì siete molto slegati... 


Difficile legare con chi ha  un brand da promuovere. Avevo lanciato qualche messaggio a inizio legislatura ma poi tutto è caduto nel vuoto. 
Se pensa poi che nessun consigliere di minoranza giri nulla agli altri sui riscontri avuti nelle varie commissioni o consulte dai propri rappresentanti,  questo le dice che non c'è nemmeno l'abc della  collaborazione.
Io l'ho fatto  all'inizio più volte  ma poi mi sono stancato anche io. Ammetto  la mia colpa. 
Per quanto riguarda il lavoro in commissione e in consiglio comunale ricordiamo che l'opposizione della precedente legislatura aveva dei nomi del calibro di Cassamagnaghi, Monti, Oriani, Rocchi e Cogliati che possedevano una capacità dialettica e politica di un altro livello che tenevano alto  e vivace il dibattito. Ora i consigli filano via lisci e soporiferi. 
Provi a passare in consiglio per verificare, ma si ricordi di bere prima  parecchie  tazze di caffè per tenersi sveglio.
C'è chi la chiama collaborazione. Io la definisco normalizzazione. 


Oramai la possiamo definire di centrodestra? 

Direi proprio di no.
Le ricordo che Persona e Città è una lista civica vera che non nasconde un’appartenenza politica ma che  al suo interno ha  differenti riferimenti. Resto fisso sul territorio avendo ben presente il bene comune e quello della persona, aperto alle considerazioni positive e negative che ricevo, senza lesinare a mia volta critiche alla maggioranza ma sempre aperto a nuove proposte. 
Come consigliere di una lista civica i miei riferimenti sono i cittadini e non le ideologie che a mio parere  hanno fatto il loro tempo. 
E poi. Ma dopo il governo "Renzi-Berlusconi" lei  sta ancora a parlare di destra e sinistra?! Ma per piacere. 




Non crede che a volte con un atteggiamento meno aggressivo potrebbe avere l’ascolto della maggioranza e ottenere qualcosa in più? 

Occorre essere docili con le persone ma diretti con i ruoli che esse rappresentano. E' palese l'anestetico profuso in aula consiliare a partire dal Presidente del Consiglio. 
Questa domanda non me l'avrebbe mai fatta nella precedente legislatura dove il clima era caldo non per partito preso ma per le dinamiche dialettiche e contenutistiche all'ordine del giorno. 
Se poi pensiamo a quando l'attuale maggioranza era opposizione, li si che il clima era sempre caldissimo.
Oggi se ogni tanto ho alzato i toni è stato solo per tenete sveglio qualche consigliere comunale.
Ricordo però che dentro a questi toni ci sono sempre stati contenuti e ragionamenti su cui molto spesso la maggioranza, Sindaco in testa, ha glissato confondendo il contenuto con il contenitore per comodità.


Cosa risponde a chi l’ha accusata di essere spesso assente durante i consigli comunali? 


Gli assenti veri sono i consiglieri telecomandati che percepiscono il logo gettone di presenza nonostante il loro silenzio nei consigli comunali e in commissione, dimostrando di essere assenti anche se presenti. 

Per quanto mi riguarda quando ci sono, io ci sono, e si sente. 
Se lei parla delle assenze giustificate per malattia personale  o per sostenere in casa, moglie e figli, quando  essi stessi malati, vabbé. Se questa è una colpa?! Ma chi è quel cretino che richiamerebbe qualcuno in questi casi. 
E comunque ho sempre avvisato della mia assenza e per quale causa. 
Purtroppo  dall'altra parte qualche membro della maggioranza ha qualche volta giocato sporco sottolineando che non ero presente in commissione o in consiglio nonostante la più che giustificata assenza. Purtroppo non basta essere maggioranza per essere dei signori. Anzi in questo caso si è dei pirla.
Sicuramente posso dire che non sono mai stato assente ne per  giocare a pallone ne per fare un happy hour in qualche locale notturno milanese. 





Il sindaco Comincini proprio non le piace, giusto? 

A livello personale mi sento molto legato a Eugenio per l'occasione che mi ha dato nel 2007 per iniziare la mia "carriera" politica e per la nostra amicizia.
Ma visto che in politica l'amicizia viene dopo il senso civico passiamo al giudizio politico 
Ricordo che i Sindaci sono di due tipi. Ci sono i Leader e gli "amministratori di condominio".
Inoltre i politici devono essere  un tutt'uno in  visione politica, capacità amministrativa e scelta etica.
Comincini ha spesso sacrificato l'attività di leaderschip con quella del buon amministratore preferendo la salvaguardia delle differenti anime del condominio, a scapito di scelte migliori per il bene della città intera. 
Provi a pensare a quali grandi opere e strategie abbia messo in atto in 7 anni per la città e se ne renderà conto da solo. 
Siamo ancora ad aspettare la scuola promessa nel 2007, mentre è riuscito a fare scappare una Facoltà come Scienze Motorie trattando sulla sede ma non sulle strutture necessarie come palestre, aula magna, mensa, magazzini etc... mentre il proclamato Polo tecnologico che doveva dare lavoro è rimasto carta straccia. 
Se poi pensiamo alle occasioni perse come lo spostamento della biblioteca in filanda e al mancato abbattimento della media di unità d'italia con le migliorie che ne sarebbero derivate per il centro di Cernusco, il bilancio negativo di occasioni di sviluppo aumenta.
Per ultimo gli imputo una visione etica retrograda e medioevale in riferimento ai temi civili quali testamento biologico, eutanasia, fecondazione assistita e diritti dei gay, necessaria per fare di un politico in erba un politico vero.
Mandereste a Roma a governarci qualcuno che non farà mai le leggi che distinguono un paese civile da uno integralista?!
Direi di no. 

E se il sindaco invece fosse lei? Mi dà tre flash di cosa farebbe immediatamente? Partiamo con il primo punto. 

Digital divide. Per prima cosa il digitale deve diventare standard di comportamenti istituzionali a partire dalla richiesta di documenti fino alla partecipazione.
Per fare solo un esempio, le commissioni consiliari, i consigli comunali e le giunte aperte devono tenersi in una sala completamente digitalizzata per permettere a tutti i cittadini di seguirne i lavori in tempo reale e di partecipare, dove possibile come in commissione in qualità di esperti, per rendere più profonda e efficace il lavoro.
Troppe commissioni si svolgono senza esperti per approfondire i temi trattati che devono approdare in consiglio comunale.
La partecipazione di esperti  dei temi all'ordine del giorno, anche in collegamento video,  renderebbe migliore il dibattito dei consiglieri. 

Il secondo? 

Il rilancio del centro sportivo di via Boccaccio. Il progetto con la Federazione Hockey è al palo. Occorre rilanciarlo ripensando non solo gli spazi ma anche gli sport da inserire in esso. 
Se pensiamo che il centro si trova in una zona di forte espansione edilizia con la presenza di giovani famiglie e che ai margini potrebbe sorgere un nuovo polo scolastico, occorre che debba essere frequentato da associazioni sportive che diano vitalità al centro. 
E chi più del Rugby, insieme al Footoball Americano e sempre all'Hockey,  potrebbe svolgere questa azione?!
La stessa pista di ciclismo potrebbe trovare spazio in un altra zona della città integrandosi con le piste ciclabili esistenti e implementando in essa una zona di mountain bike. 
Per esempio nella zona del centro sportivo di via Buonarroti o di fronte all' albergo Melghera.
Tutto questo è necessario perché non è possibile caricare tutta l'attività sportiva di Cernusco sul solo centro di via Buonarroti quando le dimensioni del centro di via Boccaccio consentono un implementazione non solo degli spazi ma anche delle strutture a partire da una vera club house per animare il quartiere ad est della città.
Più che coraggio qui ci vuole intelligenza e visione politico-sportiva a medio lungo termine. Vediamo chi ne sarà capace.

Infine il terzo. 

Scuole, Garzanti e Villa Alari. 
Scuole: Spostamento dell'Ipsia a ovest per implementare la zona scolastica sportiva di via Buonarroti- Masaccio. 
In questo modo il centro pedonale avrebbe come confine la metropolitana a sud, le Marcelline a Nord, Villa Alari a est e l'Uboldo a Ovest.
Garzanti: Soluzione anche abitativa che includa un chiaro beneficio della città come, per esempio,  la ristrutturazione dei Villa Alari o altri servizi importanti per la città
E comunque rimuovere il pregiudizio  per cui non sia possibile ripensare quell'area  a una destinazione che possa essere anche residenziale visto che non graverebbe sull'impianto viabilistico, essendo a margine della città,  senza dimenticare che quell'area  sarebbe finalmente bonificata e resa partecipe della città.


Questione “Iene”. Per il bene dei bambini non sarebbe stato meglio starsene tutti un po’ più zitti vista la delicatezza dell’argomento? 

Mi sembra che sia ancora lei a ritirare in ballo la questione di cui non si parlava da un pò.
Il mio intervento è stato doveroso per criticare l'inerzia dell'Assessore ai Servizi Sociali e la disponibilità mediatica del Sindaco e del Dirigente dei Servizi Sociali nel fare la sponda alla trasmissione per confezionare i servizi. 
Per una questione cosi delicata occorreva rimbalzare gli inviati delle Iene. 

Per quale motivo se l’assessore Silvia Ghezzi e il consigliere comunale Danilo Radaelli fanno parte del direttivo di un’associazione locale sono in conflitto di interessi e se lei è membro del consiglio dell’Fc Cernusco invece no? 

E' chiaro che un Assessore è in palese conflitto di interessi in quanto arbitro e giocatore della  partita. 
I  consiglieri comunali non lo sono e nel caso siano all'opposizione rischiano pure di essere svantaggiati. 
Anche se penso che nessuno sia cosi stupido da penalizzare un Associazione per il solo fatto che un consigliere faccia parte del suo direttivo.  


Che riflessione fa sul recente arresto che ha visto coinvolto l’ex sindaco Gianstefano Frigerio? 

 Che nulla sia cambiato dai tempi di mani pulite e questo, oltre che rabbia mette tristezza.
Lo scandalo che è ritornato alle cronache è' un vero problema per l'Italia che non riesce proprio a crescere e  diventare un paese civile con delle regole certe e un senso civico che dia respiro alla libertà e nello stesso tempo sia severo con coloro che se ne prendono gioco. 
Dopodiché dispiace che un Centro Culturale come il Tommaso Moro che nel nostro territorio ha organizzato parecchie iniziative si sia rivelata la sede degli incontri citati nelle inchieste.
A questo proposito il consigliere Gianluigi Frigerio avrebbe il dovere di fare alcune dichiarazioni?!
Spero di si e presto. 


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