mercoledì 11 aprile 2012

Nasce un nuovo Comitato Genitori per sopperire al narcisismo demagogico di Eugenio Comincini .



Per il secondo anno consecutivo a Cernusco ci sono ben 30 bambini che non troveranno posto alla scuola materna grazie alla mancanza di programmazione e di idee dell’Assessore all’Istruzione Magistrelli che si somma al narcisismo demagogico del Sindaco uscente Eugenio Comincini.

Grazie a dio, quest’anno i genitori dei bambini esclusi sono scesi in campo, comitatogenitoricernusco@virgilio.it , per difendere i diritti dei loro ma anche dei nostri figli all’istruzione, nonostante il colpevole silenzio dei responsabili dei comitati genitori già esistenti di cui non si comprende quale debba essere il ruolo se a fronte di un tema cosi importante e delicato scelgono un imbarazzante silenzio su cui pesano le candidature dei propri membri nei partiti oggi in maggioranza.

Narcisismo perché?! Perché uno che spende come l’anno scorso 90.000 euro in comunicazione e ne nega 35.000 per garantire un diritto ai bambini della sua città ha un serio problema di scelta di priorità. E come se non bastasse taccia le critiche come ingenerose, dimenticandosi che non sta governando casa sua ma la casa di tutti i cittadini le cui critiche sono una benedizione dal cielo e dagli uomini.

Demagogico, perché?! Perché quando c’era da utilizzare la scuola contro Roma ladrona il Sindaco e la sinistra oggi al governo non hanno esitato un momento per fare un consiglio comunale aperto. Dopodiché, l’aria è girata e le critiche sono piovute anche sull’amministrazione Comincini e i campioni della partecipazione hanno pensato di negare e di fare terra bruciata intorno al comitato genitori che chiedevano un assemblea pubblica. Quindi le cose , per certa sinistra, non valgono in sé, la scuola con i suoi problemi, ma solo se serve per fare “campagna elettorale”. In caso contrario, astenersi perditempo.

Premessa necessaria questa , perché è bene dare a Cesare quello che è di Cesare e quindi addossare a Comincini l’intera responsabilità della mancata gestione degli esuberi ad opera dell’Assessore Magistrelli , che già dall’anno scorso avrebbe dovuto lavorare per non trovarsi oggi con gli stessi problemi, inventando soluzioni pressapochiste come quelle emerse ad oggi.

Tornando a un anno fa. Il soldi c’erano eccome per sopperire, non a una mancanza dello stato, come continuano a farci credere i nostri furbi amministratori, ma per dare un segnale positivo da parte della politica a uno dei fattori fondanti una comunità, ossia il diritto all’istruzione dei nostri ragazzi.

Riteniamo invece che le scelte di questo Sindaco riguardo le mancate soluzioni per garantire il diritto ai nostri bambini siano offensive, non solo verso questi ragazzi e le loro famiglie ma anche verso tutta la comunità cernuschese . Preferire lo sperpero attuato dal Sindaco Comincini piuttosto che il sostegno all’educazione dei nostri ragazzi, di cui ribadiamo i primi responsabili sono gli amministratori locali e non solo lo stato, è ciò che di peggio possa fare un candidato che scriva sui propri manifesti UNA CITTA’ A MISURA DI FAMIGLIA.

Ma si sa, gli spot non costano nulla e sentire il Sindaco rispondere al comitato genitori che quest’anno lui ha preferito fare i fuochi d’artificio alla fiera di san giuseppe perché la gente cosi vuole (boh?” di quale gente parla!?) e non mettere soldi sull’istruzione è offensivo oltre che di cattivo gusto.

Quest’anno il problema si ripropone nonostante sia presente a tutti il trend di crescita demografico scolastico.

Ci si chiede dall’anno scorso l’Assessore e il Sindaco cosa abbiano fatto, e fatto per tempo, per evitare il ripetersi del dramma degli esuberi?! Dall'approccio avuto quest'anno sorge il dubbio che l'Assessore non si sia accorto delle previsioni di iscrizioni di quest'anno e quindi del relativo "esubero".

Le soluzioni che possono essere varie e su cui occorre lavorare. Ne cito solo alcune.
1. Copertura degli insegnanti con risorse reperite dal bilancio comunale.
2. Sostegno economico alle famiglie dei ragazzi in “esubero” che sarebbero potuti essere accolti dalla nuova scuola materna Happy Child di via de Gasperi, a cui ultimamente il consiglio comunale ha dato la possibilità di allargare la convenzione da asilo a materna. In questo caso le spese sarebbe state inferiori e una precisa scelta e pressione dell’amministrazione avrebbe portato a casa la soluzione.
3. Definizione all’atto dell’iscrizione di un contributo da parte di tutti i genitori, che iscrivevano i figli alle materne, di un contributo per pagare i due nuovi insegnanti nel caso lo stato non li avesse inviati. in questo modo al posto dei 120 euro mensili chiesti alle famiglie dei 30 bambini, la quota sarebbe stata molto inferiore, circa 20 euro per i soli iscritti al primo anno e ancor meno se compartecipavano tutti. I bambini esclusi sono figli di tutta la comunità e non vedo quale genitore consapevole si stirerebbe indietro davanti a una simile proposta. In questo senso andrebbero anche il contributo che il sottoscritto insieme ai consiglieri Rocchi e Cogliati hanno scelto di dare riguardo all’aumento del gettone di presenza che riceviamo come consiglieri. Contributo che sarebbe molto più cospicuo se anche gli altri consiglieri devolvessero la loro parte.
4. La nascita di una Fondazione che permetterebbe a un intera comunità nelle sue componenti private e pubbliche di recuperare risorse per sostenere l’istruzione nella prima infanzia e non solo. L’idea è culturalmente vincente perché dichiara uno stile di partecipazione e di tensione etica ed educativa di una comunità verso i propri figlie e la loro istruzione. In questo caso un’ amministrazione attenta avrebbe stimolato la nascita della fondazione, come avvenuto nel comune di Modena, già da tempo. Soluzione comunque ancora possibile per oggi e per il futuro su cui Persona e Città invita tutti a lavorarci.

Insomma noi crediamo che la scuola e l’istruzione dei nostri ragazzi meritino ogni sforzo e ogni attenzione e che non debba essere, come la sinistra ha fatto nel passato, usata per i propri scopi elettorali.
Mi chiedo cosa avrebbe fatto uno come Marchetti e compagni di Vivere Cernusco , se fosse stato oggi all’opposizione, se per due anni consecutivi ci fossero stati ben 30 bambini esclusi dalla materna?
Il nostro impegno è quello, grazie alla partecipazione di tutti e alle critiche date e ricevute, di fare di Cernusco una città dove l’istruzione sia di casa a tutti i livelli .
E visto che parliamo di cittadini utenti deboli per favore che nessuno si senta offeso.
Claudio Gargantini

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