mercoledì 30 marzo 2011

Il medoto catechistico e il metodo socratico. Quando la chiesa rema contro l'istruzione per tutti.

Credo profondamente che la verità sia presente in ogni persona e che il metodo socratico sia il più indicato a farla emergere.

Il metodo catechistico, tipicamente usato dalla gerarchia cattolica, invece si avvale della presunzione di unico detentore della verità e teme ogni metodo di crescita che sfugge al proprio controllo e alla propria autorità.

Il primo necessita della libertà personale che si sviluppa grazie anche all'istruzione, mentre il secondo si propaga nella cieca ubbidienza o nell'ignoranza.

Era questa la preoccupazione "politica" della chiesa del diffondersi dell'istruzione pubblica nell'immediato sviluppo dell'unità d'Italia nel 1861.

Ciò si evince bene in una lettera datata 1870 inviata da Pio IX a Vittorio Emanuele II in cui il pontefice scrive:
«Vi unisco poi la presente per
pregarla a fare tutto quello che può affine
di allontanare un altro flagello, e
cioè una legge progettata, per quanto
si dice, relativa alla istruzione obbligatoria.

Questa legge parmi ordinata ad
abbattere totalmente le scuole cattoliche
e soprattutto i Seminari. Oh quanto
è fiera la guerra che si fa alla Religione
di Gesù Cristo! Spero dunque
che la V. M. farà sì che in questa parte
almeno, la Chiesa sia risparmiata. Faccia
quello che può, Maestà, e vedrà
che Iddio avrà pietà di Lei. Vi abbraccio
nel Signore. Pio PP. IX».


A mio parere la lettera è uno dei tanti segni di come la chiesa cattolica, soprattutto nella sua gerarchia, combatta lo sviluppo della persona umana in quegli ambiti che sono sottratti dal suo controllo come l'istruzione pubblica.

Fortunatamente non tutti i cristiani temono la libertà personale che nell'istruzione ha un motore della sua crescita e riconoscono come l'istruzione sia un dovere fondamentale dello stato e un diritto fondamentale di ogni cittadino.

La lettera è citata da Umberto Galimberti su D di Repubblica numero 735 alla pagina 266 che trovate sul sito del giornale.

domenica 27 marzo 2011

Solo ciò che impari rimane per sempre

La corsa di stasera con l'amico Ragno e il figlio è stata splendida con quella pioggerellina fresca sul viso che ti tiene sveglio e con il ragazzo che ci stacca, facendo si pesare la nostra età ma sottolineando anche la nostra voglia di non mollare.

Durante la corsa la domanda al ragazzo è d'obbligo: come và a scuola?
Bene dice lui.
Bravo ribatto io.
Goditi questi anni di scuola perchè ciò che impari non te lo toglierà mai nessuno.
Possono rubarti i soldi
Puoi perdere il lavoro
La fidanzata potrà lasciarti
ma ciò che impari non te lo porterà via nessuno, mai! ricordalo bene.







Mi fisso questo pensiero nella mente nell'attesa di confrontarmi con mio figlio quando frequenterà la scuola, chiedendo alla politica che l'istruzione sia il faro di questa nostra Italia, sia un investimento per il presente e per il futuro dei nostri figli e della nostra società, perchè ognuno abbia un "tesoro" che nessuno possa mai rubargli.


I tagli facciamoli ovunque, ma non sulla scuola per favore.

sabato 5 marzo 2011

Gli insuccessi sulla scuola dell' Amministrazione Comincini

Ecco l'articolo apparso sul bimestrale comunale Fuori dal Comune, nelle nostre case in questi giorni, e ciò che non ho potuto scrivere per mancanza di spazio.

La scuola è un bene comune. Non facciamocela scippare!

A Cernusco ai tagli del governo di destra si sono aggiunti quelli dell’Amministrazione comunale di sinistra attraverso il Piano diritto allo Studio approvato in consiglio comunale da PD, Vivere Cernusco e Rifondazione Comunista.

Ecco in breve i tagli realizzati. Materiale didattico da 36.000 euro a 24.736 (-31%). Progetti didattici da 80.000 a 51.432 (-35%). Contributi per le Iniziative di altri assessorati, da 23.500 a 6.200 (- 73%). Sostegno alla disabilità da 465.134 a 411.706 (-11,50 % ) nonostante l’aumento dei casi da seguire.
L’aumento per il Buono pasto grava più sui genitori (+0.08) che sull’amministrazione (+0.06).

Ai tagli si aggiungono le discriminazioni sulle scuole paritarie dell’infanzia. La cattolica Sorre mantiene i 300.000 euro dell’anno scorso (1.500.000 in 5 anni stipulati nel 2009) mentre la steineriana l’Altalena non riceve contributi e si vede aumentare dal comune l’affitto (+30% dal 2008)
Una discriminazione che rischia di penalizzare la libera scelta dei genitori per le conseguenti rette.

Aumenti di contributi per l’Afol da 8.500 a 15.000 (+76%), e per il CAG Friends da 90.000, in consiglio, a 102.000 in giunta(+13%).

Se da una parte la giunta Comincini alza la voce contro il governo centrale dall’ altra si comporta allo stesso modo tagliando, tagliando, tagliando.

Occorre riconsiderare la scuola come una scelta prioritaria negli investimenti, recuperando le risorse necessarie per un servizio che è alla base della crescita della nostra città.

Claudio Gargantini consigliere comunale indipendente

Mi hanno concesso 1440 battute con tolleranza 10 % quindi non o potuto sottolineare che:

- In tema di nidi, ricordo la rinuncia al nido a Ronco monetizzato per le case sociali.
Va bene le case ma perchè ci deve sempre rimettere l'infanzia?

- In tema di materne la discriminazione è ancor più sentita se pensiamo che coloro che iscrivono i figli alla scuola paritaria delle Marcelline Sorre non devono presentare la certificazione Isee come si fà in comune per i nidi o per i buoni scuola, ma solo un autocertificazione.
Diciamo che nel paese degli evasori fiscali avere come garanzia un 'autocertificazione sarà anche un atto di buona fede che però stride con il buon senso e con il rispetto delle regole condivise.
In questo modo il contributo del comune alla scuola va a pioggia su tutti, compresi coloro che non ne hanno bisogno.
Diciamo circa 1300 euro a bambino indifferentemente dalla situazione economica famigliare.
Non è giusto!!

-Assemblea pubblica. Dopo aver sollecitato attenzione al tema scuola convocando un consiglio comunale aperto per segnalare i tagli del governo Berlusconi, l'aria è girata facendo piovere critiche anche sulle scelte della sinistra a Cernusco, e dispiace aver notato l'Amministrazione comunale nagivare a vista per evitare l'Assemblea pubblica chiesta dai genitori.
Un bell'esempio di partecipazione quale l'assemblea, in questo piattume generale, doveva essere accolta a braccia aperte.
Invece meglio astenersi se possibile finchè non si aggiustano le cose.
La partecipazione vale in quanto tale, non in quanto fà comodo, mi sento di dire a questa sinistra cernuschese.

- La scuola paritaria Aurora - Bachelet che secondo promesse doveva essere pronta a settembre 2011 per liberare le 25 aule della scuola pubblica ora occupate, non sarà pronta.
Bisogna segnalare che ad oggi non sono nemmeno partiti i lavori, e forse non è stata firmata neppure la convenzione.
Quindi niente scuola per il 2011 e niente aule.
Ma di questi piccoli "insuccessi" la maggioranza tace.

-Il nuovo polo scolastico individuato a Ronco, poi spostato in zona Boccaccio. Di nuovo promesso ma con poca convinzione e soprattutto non si vede ancora nessun progetto.

- In tema di Università a Cernusco, rimarrà nella storia l'occasione mancata di mantenere la Facoltà di Scienze Motorie nella nostra città.
Non solo per il prestigio e per le opportunità formative e sportive che essa avrebbe portato ma anche per il "traino" che essa avrebbe avuto nei confronti del commercio, della viabilità ( un punto in più per la terza stazione della metropolitana), per l'arrivo di altre federazioni o aziende sportive per possibili collaborazioni.

- A questo si aggiunge il mancato spostamento dell'Ipsia che insieme alla Facoltà, alla nuova scuola Aurora-BAchelet, alle nuove strutture sportive di via Buonarroti avrebbero trasformato Cernusco, attraverso il super polo scolastico-sportivo che si sarebbe creato, in un gioiello non solo lombardo ma italiano.

Solo un libro dei sogni, come spesso dice il Sindaco?
O piuttosto un grande peccato di omissione, come sempre dico io!?

E anche in questo caso le responsabilità di chi sta governando Cernusco sono tante e importanti.

Per concludere sul tema scuola, mi sembra che se la maggioranza al governo della città, più che urlare al lupo al lupo verso il governo centrale per i tagli alla scuola si concentrasse sulle opportunità che il passato gli ha lasciato e il rifacimento del presente gli presenta, sarebbe molto, ma molto meglio.

Per sè, ma soprattutto per la città.

venerdì 4 marzo 2011

Il vostro affezionatissimo intervistato da In Folio

Ecco qui l'intervista.

A Cernusco è iniziata la campagna elettorale

E' iniziata la campagna elettorale anche Cernusco.
Questo cartello sulla ristrutturazione delle case in Via Pietro da Cernusco (davanti alle Poste) ne è una chiara testimonianza.



Mi sembra che chi aveva tanto criticato Cassamagnaghi, durante il fine mandato della sua amministrazione, di utilizzare soldi pubblici per farsi campagna eletorale attraverso patinate brochure, non abbia resistito a fare altrettanto pur con differenti mezzi.

Dubbi sulla disarmante risposta del Sindaco in Consiglio Comunale all'interrogazione del consigliere Monti sulla bontà di tale operazione.
Il Sindaco ha risposto dicendo che lo striscione lo aveva pagato uno sponsor.

Non si era mai visto uno sponsor che al posto del suo logo mettesse sullo striscione la firma del Sindaco e dell' Assessore all'Urbanistica.

Nuovo tipo di contributo elettorale o nuovo modo di propaganda elettorale cammuffata?! Boh!! Non sono un esperto e non posso rispondervi.

Sempre in tema di comunicazione, nonostante i tagli aministrativi, stridono i ben 80.000 euro stanziati a bilancio alla comunicazione (a cui vanno aggiunte le spese per le risorse impegnate ad essa).

La tentazione di informare i cittadini con i soldi di tutti per farsi pubblicità è sempre borderline.

Sarebbe interessante un convegno su comunicazione amministrativa e propaganda elettorale "occulta". Dove il limite?

Utile una riflessione da parte di tutti, a partire da chi ha tanto criticato i precedenti amministratori che con i soldi di tutti facevano campagna per pochi.

Petizione per il biglietto unico metropolitano

Segnalo dal sito di Vivere Cernusco la seguente petizione che non può che interessare gli abitanti di Cernusco e dell'hinterland milanese.

L’attuale gestione del sistema delle metropolitane milanesi penalizza fortemente chi vive fuori Milano. I cittadini che regolarmente utilizzano i mezzi pubblici, rinunciando all’auto privata, si trovano a:

-farsi carico di tariffe sproporzionate rispetto a quelle urbane. Negli ultimi 10 anni è sempre aumentato solo il costo del biglietto extraurbano mentre quello del biglietto urbano è rimasto a 1 euro

-usufruire di un servizio nettamente inferiore per numero di corse

-avere stazioni vecchie e fatiscenti

-non poter usufruire di facilitazioni quali il carnet da 10 viaggi.

Per questo chiediamo che Comune di Milano, Provincia e Regione ascoltino le richieste dei Comuni e dei cittadini dell’hinterland per una gestione più equa del trasporto pubblico.

Il nostro comune, con altri, si sta mobilitando, sosteniamolo con le nostre firme


Io ho firmato. Puoi farlo anche tu cliccando qui!

Rilevo che sui motivi della petizione quello riguardante avere stazioni vecchie e fatiscenti stride un pò sul sito di Vivere Cernusco in quanto proprio la non accoglienza della proposta di spostare l'Ipsia da parte di Vivere, fatta dalle precedenti amministrazioni, ha negato la possibilità di avere una stazione moderna e accogliente.

Io ci spero ancora.
In questo caso non ci sarebbero ne vincitori ne vinti ma solo una città, e una stazione, più moderna.

giovedì 3 marzo 2011

Mozione sul Testamento biologico presentata in Consiglio Comunale

Ecco il testo della mozione da me presentata nel consiglio comunale del 1 marzo che verrà discussa nella prossima seduta.

Mozione per il Testamento biologico
Egr. Presidente del Consiglio
Premesso che:
. l’articolo 32, comma 2, della Costituzione stabilisce che la legge in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, cosicché neanche il Parlamento all’unanimità potrebbe imporre a qualcuno qualcosa che violi il rispetto della sua persona;
. l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica;
. l’articolo 1 della legge n. 180 del 1978 stabilisce che i trattamenti sanitari qualora obbligatori possono essere disposti solo nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici garantiti dalla Costituzione;
. nel caso del diritto alla salute o di altri diritti essenziali di pari rango a causa del loro carattere essenziale di inerenza alla persona che essi rivestono, la rilevanza centrale del principio di autodeterminazione vale a qualificarli come veri e proprio diritti di libertà. Ne discende che ogni soggetto leso nella sua integrità psico-fisica non ha solo il diritto di essere curato, ma vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi o quale rifiutare;
. ogni individuo ha il diritto di rifiutare e non essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, essendo questo diritto fondato sulla disponibilità del bene salute da parte del diretto interessato e sfocia nel suo consenso informato ad una determinata prestazione sanitaria;
. la Corte costituzionale, nella sentenza numero 438 del 2008, ha affermato che il diritto del paziente al consenso informato è sintesi di due diritti fondamentali della persona: quello alla salute e quello all’autodeterminazione, al fine di garantire la libera e consapevole scelta da parte del paziente e, contestualmente, la sua stessa libertà personale conformemente all’art. 32, comma 2, della Costituzione;
. la Corte di Cassazione, nella sentenza numero 21748 del 2007, ha stabilito che alimentazione ed idratazione sono senza dubbio trattamenti medici e, quindi, come tali rinunciabili;
. i pazienti che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare non devono, in ogni caso, essere discriminati rispetto ai pazienti in grado di esprimere il proprio consenso pertanto, qualora sia possibile ricostruire la loro volontà espressa quando ancora erano in grado di farlo, questa deve essere rispettata al fine di evitare nei loro confronti la pratica di determinate cure mediche che essi rifiutano;

considerato che:
. non esiste nell’ordinamento italiano un vuoto normativo relativo al diritto della persona di indicare i trattamenti sanitari ai quali voglia essere sottoposto e quelli che invece rifiuti, in quanto inerendo il rifiuto di cura ai diritti fondamentali della persona, come quello all’autodeterminazione, non c’è bisogno di riaffermarlo con una legge;
. il potere politico e quello legislativo non possono prevaricare la coscienza personale e operare in modo tale da sostituirsi alle decisioni libere e consapevoli dell’interessato, mentre devono intervenire al fine di favorire e assicurare il rispetto di tali libere decisioni;

considerato inoltre che:
. la legge stabilisce che la funzione di certezza circa la provenienza di dichiarazioni private può essere assicurata da pubblici ufficiali cui è affidato il potere di autenticare legalmente la sottoscrizione altrui previo accertamento dell’identità del dichiarante;
. tale funzione può essere svolta anche presso gli uffici municipali;
- in qualsiasi momento il dichiarante può cambiare, variare o eliminare la propria dichiarazione.

Tutto ciò premesso,
I sottoscritti consiglieri chiedono che il Consiglio comunale dia mandato alla Giunta comunale e al Sindaco di
.disporre la raccolta e la conservazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario definite comunemente “direttive anticipate”, “testamento di vita” o “testamento biologico” presso gli uffici comunali, dichiarazione che potrà essere variata o invalidata in qualsiasi momento dall’interessato.
. disciplini ogni altro aspetto necessario per la migliore attuazione di quanto disposto nella presente mozione.
.inviare una nota al Parlamento Italiano che chieda di rispettare l’articolo 32 della Costituzione e di quanto sopra premesso e il principio di autodeterminazione delle coscienza personale.

Claudio Gargantini - Consigliere comunale indipendente

Lasciami un tuo segno. Grazie

Grazie per i commenti lasciati. Vi chiedo una cortesia, lasciate la vostra firma, un riferimento, almeno il nome, magari la mail. La vita non è solo questione di merito e di metodo, ma anche e soprattutto una questione personale. Le cose che si dicono, come si dicono, acquistano sapore se riferite a un volto, a un nome.Ciao Claudio.



mail claudiogargantini@alice.it

cell. 335.6920669

fax 06.418.69.267