martedì 9 febbraio 2010

Eluana un anno dopo. L' appello per il testamento biologico continua.


A un anno dal rispetto delle volontà di Eluana, occorre far sentire la propria voce affinchè una buona legge venga approvata per il rispetto della volontà della persona nell'atto di incontrare il fine della propria vita.
Dal sen. Ignazio Marino, primo sostenitore dell'appello in favore del Testamento biologico, parte l'invito a inviare una mail al Presidente della Camera Gianfranco Fini affinchè venga rispettato l'articolo 32 della Costituzione come ricordava anche Aldo Moro durante il dibattito sull'articolo in Commissione per la Costituzione della Repubblica Italiana il 28 gennaio 1947.
“Si tratta di un problema di libertà individuale che non può non essere garantito dalla Costituzione quello cioè di affermare che non possono essere imposte obbligatoriamente ai cittadini pratiche sanitarie”.

Ecco la mail a cui inviare l'appello fini_g@camera.it ed ecco un testo tipo:

Presidente Fini,
sono un sostenitore dell'appello per il testamento biologico (www.appellotestamentobiologico.it) promosso dal senatore Ignazio Marino e da numerose personalità del mondo giuridico, scientifico e culturale italiano.
La legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, approvata dal Senato sarà presto all'esame dell'Aula della Camera dei Deputati.
Le scrivo per invitarLa a non ignorare la mia voce.
Chiedo una legge per il diritto alla salute ma contro l’obbligo alle terapie.
Chiedo una legge laica, tracciata nel solco dell'art. 32 della nostra Costituzione.
Mi auguro che il Suo contributo sia determinante nell'aprire una nuova fase di riflessione e condivisione su un testo che attualmente è contro le evidenze scientifiche e la libertà individuale.
Un confronto che consenta di uscire da un’impostazione ideologica, rendendo la legge utile per le persone in modo che ciascuno possa scegliere liberamente a quali terapie sottoporsi e a quali rinunciare.
Grazie
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Ti invito a far sentire la tua voce ora che puoi, proprio perchè possa essere ascoltata anche quando non potrai più.

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