giovedì 24 settembre 2009

Consulta dello Sport. E' tempo di proposte.

La Consulta dello Sport di Cernusco sul Naviglio, che tra poco festeggia il suo primo compleanno, è chiamata ad approfondimenti e decisioni importanti.

Il caso A.C. Cernusco, portato alla ribalta in questi giorni, ci può stimolare nel chiarire, quali siano i principi a cui si devono riferire i criteri che devono sottintendere i rapporti tra le Associazioni Sportive e l'Amministrazione nella firma delle convenzioni.

E' questa una grande occasione per rilanciare il ruolo che la Consulta deve avere all'interno dello Sport cernuschese.
Per fare questo, il Direttivo, cabina di regia della Consulta, è chiamato ad essere il luogo di ascolto delle esigenze e delle aspirazioni del mondo sportivo, del riconoscimento del lavoro fatto, dell'approfondimento delle problematiche riscontrate, per proposte di intervento nella direzione di una promozione sportiva sempre più qualificata nei confronti delle Associazioni Sportive, dell'Amministrazione e della Città.

L'articolo 13 del Regolamento ci chiede di dare un parere sui criteri generali di erogazione dei contributi ordinari alle Associazioni, sui criteri generali di assegnazione degli spazi sportivi e relativo sistema generale delle tariffe per l’utilizzo degli impianti e sui Regolamenti gestionali delle strutture sportive comunali.

Partendo da ciò che abbiamo condiviso e scritto, da quando è partita Consulta in Progress, ovvero che lo Sport è un servizio Sociale primario e come tale deve essere accessibile a tutti nelle migliori condizioni possibili, dobbiamo riscoprire quei criteri di equità e trasparenza che devono sottintendere la gestione dei contributi per contribuire a creare una situazione di effettiva parità tra le Associazioni Sportive, nel rispetto delle proprie esperienze particolari.

A questo proposito si è dato vita all'interno del Direttivo, ad un gruppo lavoro che proponga i nuovi criteri di definizione dei contributi che possano rendere giustizia al sistema di gestione che, nel passato, può aver dato disparità di trattamenti.

Il contributo oltre che economico, è spesso dato dalla concessione di utilizzo di spazi pubblici.
Riconoscendo quanto ogni Associazione ha finora ottenuto, occorre proporre un Regolamento che contenga coefficienti chiari di distribuzione da utilizzare per la gestione dei contributi futuri.

Un nuovo criterio di elargizione, da aggiungere a quelli già sperimentati, può essere determinato dai progetti di promozione sportiva che ogni Associazione è chiamata a poporre o a cui è chiamata a rispondere su sollecitazione della Consulta.
Penso ad esempio ai progetti in cantiere in questi giorni su Educazione e Sport per giovani e adolescenti, o a quello su Sport e Disabilità per un progetto comune.

L'Assemblea della Consulta, che dovrà tenersi entro il 3 novembre, potrebbe essere l'occasione per dibattere sulle proposte del Direttivo e condividere insieme i criteri proposti.

A questo punto sarà compito dell'Amministrazione accoglierne il parere.



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