giovedì 19 marzo 2009

Il potere vuole il popolo bue. La televisione è già un anestetico. Con la rete come faranno?

Ecco un video, che al di là del colore, ricorda un rischio reale che è già realtà.
L'uso della televisione come mezzo politico per "gestire" le coscienze e non come strumento di libertà.
Chi vince le frequenze, Europa 7 non può utilizzarle, e chi le ha occupate abusivamente e dovrebbe liberarle è ancora li.
Tutto l'iter della querelle è nota. Ed è noto che chi chiede giustizia viene considerato fazioso.
Berlusconi è furbo e conosce benissimo l'importanza della televisione.
C'è stato un momento in cui la legge poteva venire rispettata. Ma anche il centro sinistra che poteva rimettere le cose a posto nel primo dei due governi Prodi-D'Alema non lo ha fatto. Perchè?
Riprendete VIVA ZAPATERO di Sabrina Guzzanti. Quache traccia c'è.

Il rischio che dopo la tv il bavaglio possa toccare alla rete c'è.
La rete, e la globalizzazione hanno spiazzato anche i potenti che però non possono permettersi di perdere la partita.
Istruzione e cultura da cosa di pochi è diventata cosa di tutti.
Il potere non gradisce che la persona pensi con la propria testa.
Istruzione e informazione sono gli accessi alla libertà di pensiero.
Guardiamo che fine sta facendo la scuola pubblica e che cosa è la televisione di stato e commerciale.
Ognuno si organizzi e liberi la propria vita dal perbenismo e dalla commercializzazione della propria esistenza.

Auguri
Claudio


p.s. ecco il video. Povero Fede

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