lunedì 15 settembre 2008

Quando l'anima semina morte.



Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 un cernuschese di origini africane, Abdul Guibre, è rimasto ucciso a Milano a seguito di futili motivi. Il ragazzo, 19enne, è nato a Cernusco e risiedeva con la famiglia in via don Sturzo (q.re Aler).
La notizia è un lutto non solo per i famigliari e gli amici.
La notizia è un lutto per l'intera umanità.
E' un lutto che sottolinea ciò che in questi mesi si è seminato nella nostra società.
Quando l'anima non riconosce più il diverso da noi.
Quando l'anima è confusa e non distingue più il male che non viene da fuori ma che è da dentro il cuore dell'uomo.
Allora a quest'anima non resta che morire uccidendo.
Abdul non ci siamo conosciuti, ma posso dire che ieri tu sei salito sulla croce per testimoniare la morte dell'anima.

Sono molti i momenti di silenzio, preghiera e testimonianza organizzati oggi.
Ne segnalo due a Cernusco.
Un momento preghiera presso l'oratorio Paolo VI alle ore 20.45
Una fiaccolata alle 20.30 dalla piazza del Municipio.


Ognuno vada dove è meglio per sè.
Dove preferisce testimoniare il desiderio che l'anima risorga.

Amen
Claudio

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