venerdì 8 agosto 2008

Tempo di vacanza, tempo di Marche



Questo agosto è per me con Laura, un tempo di estremo relax vissuto nell’entroterra delle Marche. Una vacanza di vero riposo.
Siamo arrivati ieri sera e la stellata, l’aria pulita e le cicale hanno già rasserenato in me lo spirito, la mente e il corpo.
Stamani muovendoci per andare in paese a fare la spesa, abbiamo incontrato Giocondo, il contadino vicino di casa. Mi accorgo di essere già entrato in sintonia con il luogo perché comunico senza la fretta, senza l’ansia del prossimo appuntamento, senza distrarmi guardandomi in giro.
Nelle Marche abbiamo un luogo dove riassaporare il silenzio, il gusto dell’incontro verso ogni persona a cui dare e ricevere maggiore attenzione, quasi fossimo le uniche persone al mondo.
In paese la fare la spesa si chiacchiera con il negoziante senza coda e senza fretta.
La cassiera ha il tempo di metterti nella borsa la spesa. Impensabile nella nostra grande Milano.
Sicuramente anche a te navigante in questo blog, accadono queste cose, quando cerchi luoghi di pace e serenità dove la vita scorre lenta, anzi scorre come natura ci ha fatti, dando la giusta priorità alle persone e alle cose.
Per me questo è un tempo che mi concede una continua riscoperta della bellezza della vita, in cui la danza scorre lenta, e la lentezza non è menomazione ma gusto intenso.
Ho tempo in questo tempo, ma non ho intenzione di fare il diario delle vacanze on line sul mio blog.
Metterò solo un po’ di ordine all' impaginazione, e scriverò con più frequenza.
Le frasi “celebri” le inserisco nel post con l’etichetta “Frasi che lasciano il segno”. Per i libri mantengo il racconto di quelli letti riportandoli nel post, con impressioni e pensieri suscitati, lasciando a lato, nel link “scritture contaminanti” , i titoli con l’autore.
Voglio già segnalare due libri, se tu non avessi ancora scelto cosa leggere in vacanza.
L’anima e il suo destino del teologo cattolico Vito Mancuso, e L’eleganza del riccio di Barbery Muriel, di cui scriverò in modo più approfondito in post ad hoc.
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Riporto qui solo due recensioni degli stessi ripresi su www.ibs.it
Il libro di Mancuso incontrerà opposizioni e critiche, ma sarà difficile parlare di questi argomenti senza tenerne conto", scrive nella prefazione al volume il cardinale Martini. Gli argomenti sono i più classici, l'esistenza e l'immortalità dell'anima, il suo destino di salvezza o perdizione. Del tutto nuova è invece la trattazione, in cui scienza e filosofia assumono il ruolo di interlocutori privilegiati della teologia, configurando una fondazione del concetto di anima immortale di fronte alla coscienza laica. Criticando alcuni dogmi consolidati, il libro affronta l'interrogativo fondamentale che da sempre inquieta la mente degli uomini: se esiste e come sarà la vita dopo la morte.
Nell’eleganza del riccio si racconta, di un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant... dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione.


Mi sono portato nelle Marche, oltre a tanti libri delle più svariate tematiche, anche la rivista di teologia Concilium, che nel primo numero 2008 propone interventi di teologi internazionali dedicati interamente all’omosessualità.

Due libri, e una rivista, che chiedono di guardarsi dentro e di scrutarsi intorno, perché nulla è così scontato come sembra.

Buona vacanza
Claudio
p.s. dimenticavo! Nelle Marche c’è anche Quincy naturalmente

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